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Dalla seconda metà del XVII secolo ha preso forma nella cultura artistica giapponese la scuola Ukiyo-e (pittura del mondo fluttuante) che divenne il linguaggio della nuova sensibilità di una società urbana e mercantile fiduciosa e sicura di sé, anche in opposizione alle tradizionali scuole Kano e Tosa. Il mezzo espressivo erano le stampe xilografiche policrome e uno dei maggiori generi praticati era lo Shunga (pitture della primavera) di soggetto erotico. Marco Fagioli mette in luce in questo libro le ragioni storiche e sociali che favorirono il fiorire di questo genere artistico, ne ricostruisce la nascita e l'evoluzione dalle origini fino alla fine del XIX secolo attraverso le opere dei suoi maestri più illustri.